A Chiusi, si narra da secoli del favoloso tesoro che è nascosto sotto la città nel labirinto di Porsenna.
Il potente re etrusco Porsenna, dopo aver assediato e piegato Roma, tornò alla sua reggia di Chiusi. Al colmo della sua potenza, nonostante le sue conquiste e il suo potere, cominciò a pensare al momento della sua morte.
L’edificio
Così dette ordine di costruire, vicino alla città, un’immensa tomba che stupì chiunque. Sull’edificio era poggiata una cupola maestosa dalla quale pendevano migliaia di campanelli d’oro e d’argento. Al minimo alito di vento, questi emettevano un suono meraviglioso che si sentiva a chilometri di distanza.
Il labirinto
Mentre gli architetti, i muratori e gli schiavi lavoravano a questa costruzione, fece scavare sotto, di nascosto da tutti, un immenso labirinto. Era così intricato da essere unico al mondo. In mezzo a questi meandri del labirinto, fece poi costruire una grandissima sala nella quale collocò il suo sarcofago, poggiato su un cocchio d’oro, trainato da dodici cavalli d’oro.
La chioccia ed i pulcini
Perché la tomba fosse animata, fece fondere una chioccia d’oro, con cinquemila pulcini dello stesso metallo. A questi un mago, infuse la vita perenne, così la chioccia e i pulcini ancora oggi si aggirano nel labirinto.
Al compimento dell’opera, Porsenna, mandò a morte tutti quelli che avevano partecipato alla fabbrica del labirinto. Inoltre fece in modo che, collocato dopo la sua morte nel sarcofago, la porta dei sotteranei si richiudesse, senza che nessuno potesse più riaprirla.
Così il re Porsenna dorme il suo sonno eterno nel buio e nel silenzio sulla grande carrozza d’oro. Ma il mago fece in modo che rimanesse un piccolo varco segreto. Così dalla catacomba, chioccia e pulcini, nelle notti di luna piena, possono uscire e vagare nelle campagne. Ma quando la luna tramonta, attraverso il varco, tutti tornano nel sotterraneo.
Pare che qualcuno li abbia visti e addirittura seguiti per cercare l’accesso alla favolosa tomba di Porsenna, ma ancora mai nessuno l’ha trovato.
In realtà
Questa è la leggenda, ma in realtà, il labirinto di Porsenna è un percorso sotterraneo di circa centotrenta metri costituito da cunicoli. Questi fanno parte di un complesso sistema idraulico etrusco, che si articola sotto tutta la città. La tradizione popolare ha per lungo tempo identificato queste gallerie con “l’inestricabile labirinto” che si trovava nel basamento del grandioso mausoleo di Porsenna, descritto da Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia.
Dai cunicoli si raggiunge una monumentale cisterna “etrusco-romana”, a pianta circolare, con pilastro centrale e doppia volta a botte, realizzata con grandi blocchi di travertino murati a secco (II-I secolo a.C.).
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