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La leggenda del gallo nero

Da La Redazione
La leggenda del Gallo Nero
La scultura del Gallo Nero a Radda in Chianti

Il marchio che distingue le bottiglie di Chianti Classico è il Gallo Nero, antico simbolo legato ad una leggenda.

In realtà, il Gallo Nero era il simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, riprodotto fra l’altro da Giorgio Vasari sul soffitto del Salone dei Cinquecento, nel fiorentino Palazzo Vecchio.

La Lega del Chianti e Cosimo III

Cos’era la Lega Militare del Chianti? Era una specie di giurisdizione militare creata nel 1384 dalla Repubblica di Firenze in funzione antisenese. Comprendeva gli attuali comuni di Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti e Radda in Chianti.

Nel 1716, il Granduca di Toscana Cosimo III, per tutelare i vini di provenienza chiantigiana, contro le contraffazioni, decretò che i vini prodotti a Castellina, Gaiole e Radda, fossero denominati Vini del Chianti.

Si creò così l’area vinicola “Chianti”, delimitandola ai 3 comuni e ai 3/5 del comune di Greve.

La leggenda del Gallo Nero
Il gallo nero “vero” di razza Valdarno

La leggenda

Questo simbolo del Chianti, prende vita da una leggenda medievale, dove si narra che fu proprio un gallo nero a segnare i confini tra il Chianti senese e quello fiorentino.

Infatti, durante il Medioevo, le Repubbliche di Siena e Firenze, si contendevano continuamente il territorio del Chianti proprio perché si trovava in mezzo tra le due città.

Per mettere fine alla disputa e stabilire una volta per tutte il confine definitivo, si decise di far partire dalle rispettive città un cavaliere e di determinare il confine sul loro punto d’incontro. La partenza sarebbe avvenuta all’alba e il segnale sarebbe stato il canto del gallo.

Entrambe le città scelsero il loro miglior cavaliere, poi i senesi scelsero un gallo bianco ed i fiorentini uno nero che tennero per giorni chiuso, in una stia a digiuno e al buio.

La leggenda del Gallo Nero
La scultura del Gallo Nero a Castellina in Chianti

Al momento della partenza il gallo nero, appena fuori dalla stia cominciò a cantare ed il cavaliere fiorentino partì anche se era molto buio, con grande vantaggio sull’avversario che invece partì alle prime luci dell’alba, quando ogni gallo, compreso quello senese, inizia a cantare.

Così il cavaliere senese percorse solo 12 chilometri fuori dalla sua città perché a Fonterutoli, incontrò il suo antagonista.

Così molta parte del Chianti passò in mano fiorentina, molto prima della caduta di Siena.

La scultura del Gallo Nero di Greve in Chianti

Tutti i galli del Chianti

Oggi il gallo nero è il simbolo del Consorzio del Chianti Classico e dal 2016, per festeggiare i 300 anni del Chianti Classico, c’è una scultura che lo rappresenta per ogni comune del Chianti.

Le opere del Gallo Nero di Radda e di Castellina in Chianti, sono degli artisti Luca e Stefano Ruggero.

Invece nel comune di Gaiole, dal 2013, c’è il gallo nero realizzato in ferro battuto dal fabbro/artista Fabio Zacchei di Monti in Chianti (frazione di Gaiole). (Nella foto sotto)

Il Gallo Nero di Gaiole in Chianti realizzato dal fabbro/artista Fabio Zacchei

Foto di Massimo Berti e Fabio Zacchei

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