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Il Lago di Chiusi incontra le food blogger

Da La Redazione

Cosa succede nei territori quando arrivano le food blogger, in particolare in un luogo tranquillo come il Lago di Chiusi? Cosa pensano le persone di noi, quando arriviamo armate di macchine fotografiche e voglia di sapere? E i pesci cosa pensano? E il lago?

Qui tutti i retroscena di un blog tour a Chiusi per conoscere i segreti del suo piccolo lago e delle ricette che nascono da questo luogo.

Il lago di Chiusi

Zenone il boccalone

Nuotava tranquillamente nelle acque del Chiaro (gli abitanti di Chiusi, chiamano così il loro lago), in una mattina di fine settembre quando, affiancando alcuni amici alle canne sud est, sente parlare con note concitate, del fatto che sono arrivate al lago alcune food blogger.
“Che cosa sono le food blogger ?” chiede Zenone.
“Accidenti a te, Zen! Ma in che lago vivi? Le food blogger sono un gruppo di umani femmine che passano il tempo andando in giro e mangiando, più che altro mangiando, mangiando, mangiando… soprattutto pesce. E noi siamo pesci. E loro sono qui, e anche noi!”
Zenone se ne andò velocemente, perché si sa, Gedeone è uno un po’ esagerato e non bisogna dargli spago. Ma appena un po’ più in là, tra il fango, anche i gamberi killer erano in riunione e sembravano molto agitati.
Si nascose tra le erbe palustri e si mise ad origliare: “Quelle mangiano di tutto anche i gamberi e sono grosse, perché mangiano tanto. Le food blogger sono bestie terrificanti con mascelle grandi e una fame insaziabile”. Se erano impauriti i gamberi killer, che erano il terrore per ogni abitante del Chiaro, il povero Zenone della famiglia dei Boccaloni, cosa poteva fare? Solo nascondersi!

La paura

Il problema era che ogni anfratto sembrava occupato. La paura cominciò ad impadronirsi di ogni suo muscolo, faticava a nuotare. Quando ad un certo punto, entrò in una corrente, che lo tirava indietro, sempre di più, poi un colpo e gli mancò l’aria. Era stato pescato e messo in una piccola ciotola d’acqua.
“Respiro male, non ce la farò”, pensò Zenone. Ad un certo punto le vide e soprattutto le sentì. Le food blogger emettevano suoni assordanti. Erano grosse, con bocche enormi e con luci accecanti che tenevano davanti alla faccia. Zenone era terrorizzato, non aveva mai visto niente di simile. Fuori dalla sua ciotola, in un altro contenitore, i gamberi killer si danno da fare per scappare, ma le food blogger li riportavano indietro. Nessuno poteva farcela contro quelle belve.
Poi capì che è giunta la sua ora. Venne estratto dalla ciotola e vide balenare la lama del coltello. “Addio mondo crudele, è stato bello vivere qui.” Furono le sue ultime parole.

Il lago di Chiusi

Jack il gambero killer

“Certo che qui al Chiaro, se le bevono tutte! Umani femmine, grandissime, con bocche enormi ed una fame insaziabile, qui ? Ma va! Questo lago è diventato un posto da femminucce, i pesci poi, hanno paura di tutto!”. Pensava Jack, il più figo dei gamberi killer del lago di Chiusi. Loro erano gli ultimi arrivati e venivano da lontano, ma erano forti ed aggressivi e pian piano erano riusciti ad imporre il loro dominio in quelle acque. Tutti li temevano, anche i grossi lucci, mentre loro regnavano indisturbati, forti delle loro chele capaci di triturare facilmente la tenera pelle dei pesci.

“Cosa pensano, di impaurirci mettendo in piedi storie terrificanti? Che scemi! Noi non abbiamo paura di nulla!”
Ma un’istante dopo si trovava insieme ad una cinquantina di altri gamberi come lui, in un contenitore, in uno spazio strano che gli umani chiamano cucina e dal quale nessun gambero è mai uscito vivo. Contò sulla sua velocità, tentando più volte la fuga, ma le umane erano grandissime e lo riportavano sempre al punto di partenza. La corsa di Jack finì, insieme a quella di altri suoi simili in un pentolone di acqua bollente: solo alcuni secondi e la sua vita svanì. Non si rese conto di nulla.

Il lago di Chiusi

Duccio il luccio

“Stai attento Duccio!!! Al Chiaro ci so’ le fubblogge!” gli urlò dietro sua madre. “O mamma che palle! E poi si dice foodblogger.” Ribattè lui.
“Sì, sì, prendi in giro le fubblogge sono pericolose, hai capito bellino? Se ti chiappano, ti mangiano, e tu moi! Hai capito Duccino? Dai retta alla tu’ mamma!”
Duccio infilò l’uscita della grotta e se ne andò, facendo vibrare tutte le canne davanti all’ingresso. La madre disperata, urlava: “Duccino, dai retta alla tu’ mamma, tu finisci male”.
“Madonnina del Chiaro, che rompi balle che è questa femmina, più invecchia e meno si sopporta”. Sbuffava Duccio, quando incontrò Puccio il luccio. “Puccio, vieni con me si va a vedere queste foodblogger”.
“O Duccino, ma un sarà perioloso?”
“Macchè!” disse Duccio baldanzoso “Noi siamo lucci. Siamo furbi, veloci e all’occorrenza feroci! Dai andiamo a vedere! In questo posto un succede mai nulla, una volta tanto che c’è da vivere un’avventura!”
“Madonnina Duccino, secondo me, si va a finì male!” piagnucolava Puccio.
Pochi minuti dopo esalavano, l’ultimo respiro, sulle canne ardenti, novelli Giovanni d’Arco del Lago di Chiusi, destinati a diventare un “Brustico”, Puccio, Duccio ed una nutrita compagnia di “chiarini” delle migliori famiglie.

Il lago di Chiusi

Le food blogger

La gita sul lago, accompagnate da Mario e Osvaldo, con la chef Gianna Fanfano, era finita ed il pesce di lago le aspettava per essere cucinato. Sarebbe stata una bella esperienza e alla fine tutte a tavola. Domande a raffica e scatti a non finire, i lampi dei flash, risate e tante chiacchere. C’è da fare il Brustico, la tartare di Boccalone e la Coppa di Gamberi (praticamente una specie di cocktail di gamberi) e tutte si danno un gran daffare. Le food blogger incalzano Gianna per conoscere ogni segreto, sulla cottura, la sfilettatura, pulitura, lavaggio. “Gianna, ma poi come si condisce?”, “Chef, ma avrò tolto tutte le lische?”, “Gianna, ma lo saliamo adesso?” “Chef?” “Gianna?”

Il lago di Chiusi

Gianna Fanfano, chef

“Madonna che giornata! Ma era anche il mio giorno libero, ma chi me lo ha fatto fare? Sono troppo bona, quando me lo hanno proposto, dovevo dire di no! Ma so’ troppo bona, me lo diono sempre tutti! E poi mi trovo in queste situazioni… Queste sono come le cavallette. Meno male che sono solo 6. Se erano 10 mi suicidavo!” Questi i pensieri di Gianna.
“Grazie ragazze, sono felice di avervi qui, è stata una bella esperienza” le parole di Gianna Fanfano chef del Ristorante “Pesce d’Oro” di Chiusi.

Il lago di Chiusi

Mario e Silvano

“O Mario, ma chi erano quelle? Giornaliste?”
“Ma, dice che so’ fubblogge.”
“E che vor dì?”
“Scrivano su Internette!”
“Ah!”
“Allattra mi fanno ribartà la barca! Mi paiano un po’ grulle e di certo un c’hanno da fà nulla, hanno riso tutto i’ tempo! Bho! Che mondo strano! Sarà Internette!”

Il lago di Chiusi

Racconto e foto di Sabrina Fattorini

Sul mio blog Architettando in cucina ci sono anche le ricette realizzate durante il blog tour: le trovate qui

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