Castellina in Chianti è una delle cittadine più caratteristiche dell’area, da visitare per la storia, i paesaggi e le degustazioni che si possono fare qui.
Un po’ di storia
In epoca etrusca, l’area di Castellina in Chianti era un centro abitato di notevoli dimensioni come testimoniano i resti trovati nelle aree limitrofe. Il tumulo di Montecalvario (VII-VI secolo a.C.) e la Necropoli del Poggino, nei pressi di Fonterutoli, fanno parte dei tesori archeologici del Chianti.
Dopo gli Etruschi, abbiamo poche sporadiche notizie fino all’XI secolo. A quel tempo, Matilde di Toscana cedette il comune di Salingolpe, antico nome di Castellina, alla famiglia dei Conti Guidi.
Per la sua posizione strategica tra Siena e Firenze, eterne nemiche, Castellina fu trasformata in roccaforte. Nei secoli, nelle battaglie tra Siena e Firenze, la città fu distrutta, ricostruita e fortificata nuovamente diverse volte. Giuliano da Sangallo, uno dei maggiori architetti del Rinascimento, dette alla fortificazione l’assetto odierno. Le mura sono a forma di esagono e un particolare camminamento interno ancora visibile in via delle Volte.
Nel 1478 gli aragonesi invasero il Chianti e le truppe senesi e napoletane conquistarono Castellina. L’occupazione durò fino al 1483, quando i fiorentini la ripresero. Nel 1774 con la riforma amministrativa del Granduca Pietro Leopoldo, Castellina diviene sede di Comunità dal quale deriverà l’attuale comune.
Da visitare
Di tutta la gloriosa storia militare di Castellina, restano la Rocca e parte delle mura. La Rocca , si trova nella piazza principale del paese con una torre del Trecento dalla cui sommità si può ammirare un paesaggio unico al mondo. All’interno della Rocca si trova il Museo Archeologico del Chianti senese.
Le mura quasi del tutto distrutte, sono ancora visibili sul lato nord (via delle Volte). Sulle mura si aprivano due porte, la Senese e la Fiorentina, demolita perchè ritenuta pericolante nel dopoguerra.
Il centro storico di Castellina, interamente restaurato grazie al boom turistico legato al vino, non presenta architetture di rilievo. Fanno eccezione due palazzi rinascimentali, Palazzo Squarcialupi e Palazzo Bianciardi, entrambi oggi trasformati in hotel.
Per l’architettura religiosa è da segnalare la chiesa di San Salvatore, edificio medievale dustrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel dopoguerra, fu ricostruito in stile neoromanico a cura dell’architetto senese Menotti Lucattelli.
Anche a Castellina, come in tutti i comuni del Chianti vi è il gallo nero che simboleggia l’intera area.