A Bagni San Filippo, ci sono delle terme libere, a pochi passi dallo stabilimento termale a pagamento, chiamate la “Balena Bianca” per la somiglianza della enorme formazione calcarea bianca ad un cetaceo. Infatti le acque termali che scorrono da tempo immemore, hanno lasciato sedimenti lungo il corso del fiume, che depositandosi hanno dato vita ad un enorme masso di roccia calcarea, bianco come Moby Dick di Melville.
Quando il sole è alto nel cielo, i suoi raggi illuminano la Balena Bianca. I cristalli di calcare brillano al sole, facendo splendere la roccia.
Prima di arrivare Balena, ci sono pozze di acqua calda che si incontrano arrivando dalla strada. Poi proseguendo lungo il fiume, si arriva alla Cascata della Balena Bianca. Qui si incontra il blocco calcareo e le vasche di acqua calda a 48°C.
La temperatura dell’acqua così elevata, rende l’ambiente gradevole anche nei mesi più freddi. Nelle vasche di acqua bollente, sul fondo resta il fango termale, ottimo per levigare la pelle.
I Bagni di San Filippo, devono il loro nome all’omonimo santo, rettore dell’ordine dei Servi di Maria da lui stesso fondato sul Monte Senario presso Firenze.
La leggenda narra che Filippo, uomo dedito al raccoglimento spirituale, si fosse rifugiato in questa parte sperduta della Val d’Orcia per sfiggire alla possibilità di essere eletto papa. Fece perdere le sue tracce andando a nascondersi in una piccola grotta nei pressi delle sorgenti termali.
La “Grotta del Santo”, che comprende la cella del santo e la cappella da lui eretta durante la sua permanenza nella località termale.
In provincia di Siena esistono moltissime località termali, con stabilimenti a pagamento o anche libere.