La Madonna di Provenzano è l’immagine religiosa più amata della città di Siena, venerata col titolo di Advocata Nostra è una immagine in terracotta che rappresenta la Beata Vergine Maria, patrona della città. Il busto in terracotta, nell’Ottocento è stato rivestito di lamina d’argento e pietre preziose ed è conservata nella Chiesa di Santa Maria in Provenzano. In suo onore si corre il Palio del 2 Luglio ed è particolarmente invocata nei periodi di peste, di carestia e guerra.
La leggenda
Si racconta di un soldato di una guarnigione spagnola che stava bevendo in una bettola della contrada di Provenzano, insieme ai suoi compagni d’arme.
Ad un tratto i soldati pieni di vino, notano sulla facciata di un palazzo di fronte, l’immagine di una Madonna in terracotta che stava nella nicchia di una finestra cieca della casa di Donna Caterina di Quirico. Uno di loro, bestemmiando, lancia una scommessa: con un sol colpo farà fuori la Madonna. Carica l’archibugio e spara all’immagine, fracassandone la parte inferiore. Tuttavia il busto e la testa della Vergine rimasero solo incrinati e una luce illuminò ciò che era rimasto del simulacro.
La storia
Ben presto, la Vergine cominciò ad operare miracoli a quanti accorrevano, pregando in riparazione del sacrilegio. Così in tutta Siena si diffuse il culto della Madonna di Provenzano, tanto che fu deciso di costruire una chiesa a lei dedicata. Una volta costruita vi fu collocata la statuina della Vergine Maria, e là ancora oggi sta, veneratissima dalla popolazione.
Il sacrilegio pare sia avvenuto nel 1522 e la traslazione nella nuova chiesa avvenne il 23 ottobre 1611. Altri elementi si sono aggiunti nel tempo. L’immagine della Vergine che tiene sulle ginocchia il figlio morto sarebbe stata opera di Giovan Battista Tagliaborse e sarebbe stata là collocata da Santa Caterina da Siena.