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L’arte orafa tra Firenze e Siena

Da La Redazione
L'arte orafa tra Firenze e Siena

Firenze e Siena splendono con l’arte orafa, che hanno ereditato dagli Etruschi, grandi esperti di lavorazione dei metalli, anche preziosi. Tra le tecniche più complesse a loro attribuite c’è la granulazione, che consiste nel realizzare un particolare decoro fatto di piccole sfere aure applicate sulla superficie del gioiello per formare un disegno.

Le complesse tecniche della gioielleria

Nel corso della storia, durante il Medioevo e il Rinascimento, sono state affinate dai maestri orafi fiorentini e senesi altri tipi di lavorazioni complesse, come quelle del traforo, dell’incisione e dello smalto, che ancora oggi vengono praticate nell’oreficeria artigianale con l’uso di attrezzi specifici come il bulino, la ciappola, le seghe. Anche i maestri argentieri hanno sviluppato antiche tecniche come la lavorazione a sbalzo e cesello e l’incisione, dando origine all’ornato fiorentino. Oggi i migliori maestri orafi si distinguono per lo stile creativo e la precisione nel realizzare a mano incisioni e disegni, incarnando a pieno l’artigianalità Made in Florence, garanzia in tutto il mondo di lavoro manuale eccellente e di gusto raffinato e inimitabile.

L'arte orafa tra Firenze e Siena

Se le tecniche della gioielleria toscana hanno radici molto antiche, è altrettanto secolare la storia che ha portato i maestri orafi a farsi riconoscere come artigiani professionisti in tutto il mondo.

L’arte orafa non era un’arte minore

Nel medioevo l’arte orafa era considerata un’arte di dignità pari, se non maggiore, alla pittura e alla scultura. A Siena, in questo periodo tra la fine del 1200 e la prima metà del 1300, sono proprio i maestri orafi i primi a recepire il nuovo stile gotico delle grandi cattedrali francesi, che grazie a loro opere si è diffuso prima in Toscana e poi in Italia. In questo senso, la gioielleria sacra è sicuramente quella che ci ha lasciato il segno significativo di quel tempo.

Le botteghe

A Firenze, già nel XIV secolo abbiamo testimonianza della presenza in città di botteghe di maestri orafi, pienamente riconosciute dalle corporazioni delle Arti e dei Mestieri. Queste saranno fondamentali per lo sviluppo del Rinascimento, soprattutto fiorentino, in quanto luoghi privilegiati per l’apprendistato dei pittori e degli scultori, poiché gelose custodi dell’arte del disegno.

L'arte orafa tra Firenze e Siena

Successivamente a partire dalla fine del 1500, gli artigiani orafi fiorentini e senesi si distinguono per il loro stile, coniugando le lavorazioni apprese del passato etrusco e medievale con la moda e le tendenze dei maestri del Nord Europa, e metteranno la loro conoscenza al servizio delle potenti signorie e monarchie d’Europa.

Ponte Vecchio

Benvenuto Cellini, eclettico artista, con la sua biografia ci ha tramandato molto dello spirito degli orafi che, sempre in competizione, pretendevano un posto d’onore nel cuore di Firenze. Così fu, il Granduca Ferdinando I fece trasferire le più importanti botteghe orafe dal Mercato di San Lorenzo al Ponte Vecchio, che ancora oggi rappresenta la culla dell’arte orafa fiorentina e forse italiana.

L'arte orafa tra Firenze e Siena

Una curiosità: per esporre i loro gioielli in modo sicuro gli orafi inventarono le famose madielle, le vetrine a ribaltina in legno e ferro che ancora oggi incantano i turisti.

I grandi artisti

Dal gioiello all’opera d’arte, lasciandoci dietro l’aspetto romantico delle botteghe di Ponte Vecchio, l’oreficeria fiorentina e senese ha accolto nelle sue botteghe i più grandi artisti italiani, scultori e pittori, da Duccio di Buoninsegna a Simone Martini, da Brunelleschi a Donatello, da Botticelli a Cellini: artisti che affinarono le loro arti nei laboratori orafi e ne rimasero per sempre condizionati nel loro spirito creativo. Così, anche oggi la gioielleria del nostro territorio sa essere raffinata, sperimentale, densa di simboli e contenuti, nonché capace di interagire in maniera propositiva con altri settori eccellenti del Made in Italy, come la moda, la pelletteria, l’oggettistica.

Inoltre oggi l’arte orafa, trae ispirazione dal nostro fantastico territorio, per forme e colori, rinnovandosi e nello stesso tempo restando legata ai nostri paesaggi, colture e cultura.

L'arte orafa tra Firenze e Siena

Se ti è piaciuto l’articolo “L’arte orafa tra Firenze e Siena”, leggi anche “L’artigianato artistico a Siena”

Articolo e foto di Ilaria Maltinti

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