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Petroio, il borgo della terracotta

Da La Redazione
Petroio, il borgo della terracotta

Petroio è un pittoresco borgo di origini medievali, vicino a Trequanda, arroccato su una collina che domina la Val di Chiana da una parte e la Val d’Orcia dall’altra, rinomato per essere la “capitale della terracotta”. Qui, infatti, da secoli il vasaio è la una figura chiave che custodisce i segreti dell’artigianato locale, che deve molto al suolo da cui si ricava la materia prima, l’argilla.

La produzione di ceramiche a Petroio ha origini antichissime, etrusche, stando ai reperti ritrovati nel borgo, ma i primi documenti scritti che testimoniano una attività organizzata di laboratori, risalgono alla fine del XVII secolo. Queste produzioni, sono certamente legate all’olio e alla necessità di stoccarlo.

Petroio, il borgo della terracotta

I laboratori dell’epoca erano realtà a conduzione familiare, ma che occupavano 6-7 persone e producevano manufatti per uso domestico e decorativo come vasi, orci da olio, conche per il bucato o per il frantoio, vasellame da cucina, scaldini, comignoli e tubazioni.

Tutto è rimasto immutato, fin quando gli approvvigionamenti di argilla sono stati effettuati dai barrocciai, che potevano muoversi agevolmente per le viuzze del borgo. Poi quando la mole di lavoro è aumentata, gli autocarri hanno preso il posto dei barrocci e necessariamente, nell’immediato dopo guerra, le fabbriche si sono dovute trasferire in località Madonnino dei Monti. In occasione del trasferimento, i laboratori sono diventati delle vere e proprie fabbriche con gestione moderna della produzione.

Lavorazione della terracotta

Nonostante il trasferimento e la gestione un po’ più “industriale”, il mestiere del vasaio è sempre molto manuale, si avvale di tecniche antiche e di pochi semplici strumenti. L’argilla viene ancora calcata manualmente sugli stampi in gesso, poi sottoposta all’essiccazione, successivamente viene infornata per regalare ai manufatti maggiore resistenza. Ancora oggi, dalle abili mani dei vasai di Petroio, prendono vita oggetti di vario tipo, sia per l’arredo interno che per il giardino.

Petroio, il borgo della terracotta

Oggi una parte della produzione riguarda anche orci per l’affinamento del vino, tecnica antica, riscoperta negli ultimi anni che molte cantine della zona.

Il museo della Terracotta

Petroio Museo della terracotta

La terracotta a Petroio è ancora talmente importante che è stato istituito un museo apposito all’interno del Palazzo Pretorio. Un percorso espositivo su tre piani, per ripercorrere storia e tradizioni del mestiere di “mastro concaio”, dall’estrazione dell’argilla dalla cava, fino alla realizzazione del manufatto. Si possono anche visitare i laboratori dei “concai” della zona, per fare una “esperienza” a 360° su questo antico mestiere. Gli artigiani, sono pronti ad accogliere turisti e visitatori locali, per mostrare i propri manufatti ed il percorso della loro nascita, fatto di gesti antichi, saperi secolari e a raccontare loro, il vissuto che c’è dietro ad ogni laboratorio. Perché Petroio è il borgo della terracotta.

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