Il Bravìo delle Botti è una sfida che si disputa annualmente tra le 8 contrade di Montepulciano Cagnano, Collazzi, Gracciano, Le Coste, Poggiolo, San Donato, Talosa, Voltaia. L’evento è l’ultima domenica di agosto ed è dedicata al santo patrono della città San Giovanni Decollato.
La storia del Bravìo
Il nome bravìo, deriva dal latino tardo bravīum che significa “palio” e si riferisce al premio assegnato alla contrada vincitrice, che consiste in un tessuto dipinto con l’immagine del santo patrono della città.
Il Bravìo nasce nel XIV secolo e originariamente era corso con i cavalli, così come il Palio di Siena. Verso la fine del XVII secolo, venne soppresso per motivi di ordine pubblico.
Nel 1974, fu ripristinato dal parroco Don Marcello del Balio, che ebbe l’idea di trasformare la corsa dei cavalli, in una corsa delle botti. La gara si svolge lungo le vie principali di Montepulciano. Dato che l’economia di Montepulciano è strettamente legata alla produzione del vino Nobile, conosciuto in tutto il mondo, l’idea di trasformare un palio a cavallo in uno con le botti, sembrò più originale e rappresentativa della città.
La manifestazione
Durante la corsa due uomini detti “spingitori”, spingono una botte del peso di 80 kg. Il percorso è lungo 1700 metri: inizia presso la Colonna del Marzocco e finisce sul sagrato del Duomo in Piazza Grande.
La mattina della festa, le contrade si riuniscono in in Piazza Grande per assistere all’estrazione dell’ordine di partenza delle botti. Infatti al momento della partenza dette botti sono sistemate su due file parallele. Seguono la Sbandierata e la Marchiatura a fuoco delle Botti. Alle 12 durante la Santa Messa, il vescovo impartisce la benedizione alle contrade, agli spingitori e alle botti.
Corteo storico
Alle 15,30, dopo il pranzo nelle contrade, comincia il Corteo Storico con costumi d’epoca, alfieri, paggi, tamburini e sbandieratori. Anche il corteo partecipa alla competizione, in quanto vengono premiati anche la migliore coppia di sbandieratori e la migliore comparsa.
Alle 19 la campana posta sulla torre del Palazzo Comunale, dà il via alla corsa. La contrada che arriva prima sul sagrato del Duomo, vince il Bravìo, che i contradaioli vittoriosi portano in corteo per le vie della città.
La settimana prima della gara, la città si anima di cene e balli nelle varie taverne delle contrade. In particolare, il Giovedì notte, si tiene il Corteo dei Ceri, una suggestiva sfilata alla sola luce delle torce e delle lucerne a terra. In questa occasione l’illuminazione pubblica viene spenta. Mentre il sabato precedente la gara c’è il Proclama del Gonfalone.