Pienza, la “città ideale” del Rinascimento italiano

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Pienza, la città ideale del Rinascimento italiano, è un piccolo borgo nel sud della provincia di Siena, nella splendida Val d’Orcia, in una posizione strategica, arroccata sulla cima di un colle, dal quale domina tutta la valle.

Fu voluta dal papa Pio II, che rinominò il piccolo borgo natale di Corsignano, dopo averlo elevato dal punto di vista architettonico ed urbanistico, secondo i canoni rinascimentali della “città ideale”.

La “città ideale” voluta da papa Pio II

Enea Silvio Piccolomini, salì al soglio papale nel 1458 e affidò il compito della ristrutturazione del piccolo borgo di Corsignano, suo luogo di nascita, a Bernardo di Matteo Gambardelli detto il Rossellino, allievo del grande architetto Leon Battista Alberti.

I lavori durarono 3 anni e nel 1462, finalmente, Corsignano, che la leggenda voleva fondato dal soldato sillano Corsinio, divenne il gioiello del Rinascimento indicato come “la città ideale”.

Piazza Pio II

Ha una forma di grande armonia che dona dignità e solennità a tutti gli edifici circostanti, costruiti in travertino.

Sul lato della piazza accanto al palazzo papale, si può ammirare un bellissimo pozzo, conosciuto come il “pozzo dei cani”.

Il Duomo

La Cattedrale dell’Assunta ospita importanti e notevoli dipinti dei più rinomati artisti del tempo, mentre il bel campanile dalla forma ottagonale si erge sopra l’antica cripta.

Palazzo Piccolomini

L’imponente palazzo, situato alla destra del duomo è ispirato a Palazzo Rucellai di Leon Battista Alberti.

Ha una bellissima loggia con un giardino sospeso, dal quale si può ammirare un panorama davvero unico su tutta la Val d’Orcia, da Montalcino fino al Monte Amiata.

Palazzo Piccolomini è persino stato scelto da Franco Zeffirelli per girare alcune scene del film Romeo e Giulietta. Qui i due innamorati si incontrano per la prima volta alla festa in casa Capuleti.

Palazzo Borgia

A completare la chiusura della piazza centrale di Pienza il Palazzo Borgia, di fronte al Palazzo Piccolomini.

Il palazzo, donato dal Papa al cardinale Rodrigo Borgia, all’epoca suo stretto collaboratore, che divenne poi papa Alessandro VI.

L’impressione che si ha, camminando attraverso i vicoli di Pienza, è quella di un insieme armonioso e proporzionato. La città ancora oggi comunica al mondo i canoni urbanistici ed architettonici rinascimentali. Per questo è definita “città ideale”.

Sito Unesco

Pienza ha ottenuto il riconoscimento di sito Unesco nel 1996.

Foto di Sabrina Fattorini