Da quasi 20 anni gli omini di ferro di Gormley, così comunemente definiti dai poggibonsesi, popolano la città, occupando gli spazi del quotidiano dei cittadini. Sembrano compiere le azioni di tutti i giorni come fare la spesa, prendere il treno o portare i figli all’asilo, ma anche vivere gli spazi pubblici, le piazze, la magnifica Fortezza di Poggio Imperiale.
Il progetto degli omini di ferro di Gormley
Nel 2004 lo scultore britannico Antony Gormling, nato a Londra nel 1950, realizzò sette sculture per il progetto “Making place, Taking place” (Fai spazio, Prendi posto). Accadde per la nona edizione di “Arte all’Arte” manifestazione organizzata dall’associazione Arte Continua. Le opere sono in acciaio, a grandezza umana, realizzate con la tecnica della pixellatura. Sono state realizzate prendendo a modello sei poggibonsesi e una persona di passaggio.
Fu proprio Gromley a volere il coinvolgimento diretto dei cittadini. I nomi dei partecipanti, sia uomini che donne, furono estratti a sorte tra coloro che si erano offerti volontari. Così una volta scelti i candidati, l’artista fece il calco dei loro corpi e da quelli presero poi corpo gli omini di ferro di Gormley.
Inizialmente le statue sarebbero dovute restare solo fino alla fine della manifestazione, ma in seguito l’artista decise di donarle ai cittadini di Poggibonsi.
A caccia degli “omini di ferro” di Gormley
Per fare un tour artistico, potrete visionare le opere dislocate nei seguenti luoghi della città:
1. Presso la Stazione Ferroviaria
2. In Piazza Cavour (di fronte all’ex Palazzo Comunale)
3. In Piazza Rita Levi Montalcini (davanti all’ex Ospedale Burresi)
4. All’ingresso della Coop in Loc. Salceto
5. Sulle mura al Cassero della Fortezza Medicea di Poggio Imperiale
6. In via Gino Strada, davanti all’asilo “Il Girotondo”
7. In Piazza Rosselli tra la Questura e il Teatro Politeama
Il Comune, nel 2012 ha insignito Antony Gormley della cittadinanza onoraria della città come tributo per la sua opera nel territorio poggibonsese.