Il borgo sul quale Papa Pio II Piccolomini, edificò Pienza, era antichissimo e l’origine di Corsignano, è addirittura leggendaria. Pare infatti che fosse da attribuire al generale romano Silla. Quando questi, mosse guerra alle città dell’Etruria, una dopo l’altra caddero in mano sua, grazie al valore delle sue truppe.
Così, vinta la città di Cortona, il generale distribuì le terre a coloro che avevano combattuto nelle sue schiere come premio. Tra questi ufficiali ce n’era uno di nome Corsignano che aveva lottato con grande valore e si aspettava una bella villa con molti terreni fertili, come risarcimento di tante battaglie. L’Etruria appena conquistata era piena di bellissime case e i terreni erano fertilissimi.
Invece il comandante tra tutta quell’abbondanza, gli assegnò un poggio sassoso e un po’ brullo, nel territorio di Chiusi. L’ufficiale restò deluso dall’assegnazione e così, chiese a Silla: “Comandante, mi avevi promesso una vecchiaia agiata e tranquilla, invece mi dai questa altura piena di sassi. In questo posto, non c’è nulla. Qui manca tutto! A questo posto manca anche il nome!
Il comandante rispose: “Corsignano, con il tuo valore e i numerosi schiavi che hai acquisito in anni di battaglie, avrai la splendida opportunità di costruire qui un castello e potrai anche chiamarlo con il tuo nome! Sarà una soddisfazione ancora più grande!”
Così il valoroso ufficiale, si rimboccò le maniche ed edificò il borgo, chiamandolo con il proprio nome. Questa è l’origine di Corsignano, tra storia e leggenda.
Storia perché, la guerra di Silla contro le città etrusche è un fatto storico documentato, così come la spartizione delle terre tra i veterani. Questi eventi accaddero veramente tra l’83 e l’81 a.C. ma tutto il resto è leggenda. Nessuno sa, se davvero sia stato Corsignano a ricevere il territorio in premio e ad edificare il borgo che portava il suo nome.