Monteriggioni, spicca già in lontananza, per la cinta muraria e le sue torri che hanno ispirato perfino il genio di Dante Alighieri.
L’architettura
Poi una volta arrivati, per visitarla, serve poco tempo, perché il borgo è piccolissimo, ma è uno degli esempi di architettura militare meglio conservati al mondo.
Le sue mura hanno un perimetro di 570 metri, furono innalzate tra il 1212 ed il 1219 e rinforzate tra il 1260 ed il 1270.
Monteriggioni sorgeva sulla via Francigena la strada che congiungeva la Francia a Roma, un luogo strategico che la Repubblica di Siena pensò di fortificare per farne un avamposto a contrasto dei fiorentini.
La fortezza inespugnabile
Per secoli la città fortificata ha resistito ad assedi ed attacchi e non è mai stata espugnata. Infatti la sua caduta fu frutto di un tradimento e non di una azione d’armi. Nel 1554, il capitano della guarnigione senese tradì, accordandosi segretamente con i fiorentini e aprì la porta della città agli invasori. Così ancora oggi la cinta muraria è intatta con le sue 14 torri che servivano da vedette e dalle quali oggi si possono godere panorami mozzafiato.
La cittadina, piccolissima e piena di poesia, è stata però resa immortale da Dante come città infernale, incontrata dal poeta XXXI° canto dell’Inferno, tra l’ottavo e il nono cerchio, il pozzo dei Giganti, (Nembrot, Fialte, Anteo) Dante e Virgilio sono calati da Anteo al nono cerchio.
…però che come in su la cerchia tonda
Monteriggioni di torri si corona,
così [‘n] la proda che ‘l pozzo circonda
torreggiavan di mezza la persona
li orribili giganti, cui minaccia
Giove del cielo ancora quando tona
Dante – Inferno XXXI, 40-45
Dante subì il fascino di Monteriggioni, raccolta nella sua cinta muraria con le 14 torri difensive, che ai tempi del poeta aveva fama di essere impenetrabile. Era considerata un grande punto di forza della Repubblica di Siena, a protezione delle mire espansionistiche della città gigliata. Naturalmente da fiorentino, non mostrò apprezzamento e nella sua Commedia la relegò nell’Inferno.
Oggi dentro le mura intatte, il tempo sembra essersi fermato. Si susseguono negozi di artigianato, ristoranti di piatti tipici e case medievali dove ancora oggi vivono gli abitanti del luogo.
Su piazza Roma, la piazza principale del borgo, sorge la Pieve di Santa Maria Assunta, una piccola chiesa gotica che conserva al suo interno un quadro della Madonna del Vanni.
2 commenti
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