Il Duomo di Siena è un’ opera straordinarie dell’ingegno umano e nasconde moltissimi segreti, tra i quali il Sator, il quadrato magico. In molti ne ignorano l’esistenza, anche tra i senesi, ma cercandolo lo troverete con facilità.
Diventato di nuovo d’attualità dopo l’uscita del film Tenet di Christopher Nolan, altri non è che una piccola epigrafe latina composta da cinque parole e da cinque righe, che formano appunto un quadrato: il quadrato magico. Perché magico? Le cinque parole sono:
“SATOR AREPO TENET OPERA ROTAS”
Come si può vedere, ogni parola è bifronte e l’intera frase risulta palindroma, ma anche il quadrato, può essere letto dall’alto in basso, o dal basso in alto ma anche da destra a sinistra o da sinistra a destra.
Il quadrato magico è presente sul lato sinistro del Duomo, proprio di fronte al palazzo Arcivescovile, quasi ad altezza occhi. Eppure se non ne conoscete l’esistenza, ci sarete passati di fronte senza averlo notato.
Questa sul Duomo di Siena, non è l’unica epigrafe del quadrato magico, anzi questa iscrizione è stata trovata con una certa frequenza durante gli scavi archeologici di Pompei ad esempio, nelle rovine romane di Budapest, ma anche su papiri e amuleti etiopici, copti ed in una decina di chiese europee.
Sul suo significato ci sono innumerevoli ipotesi, ma nessuna certezza. Perfino il significato letterale della frase è oscuro, perché anche se la frase è indubbiamente latina, la parola AREPO, compare solo in questo tipo di iscrizione e non compare mai altro contesto, quindi anche stabilirne il senso per confronto è impossibile. Secondo alcune teorie potrebbe essere un carro celtico.
Diventano tantissime le possibili interpretazioni del Sator, il quadrato magico del Duomo di Siena. Ad esempio che Dio regge il cielo, ossia è il re dei cieli e l’uomo è il solo responsabile di ciò che accade sulla terra. Oppure che Dio manovra le stelle dell’universo come l’uomo manovra le opere della terra (l’aratro).
Nel Medioevo il Sator sembrava che allontanasse i cani rabbiosi. Nel Rinascimento veniva usato come talismano dagli alchimisti. Secondo il gesuita Athanasius Kircher era un simbolo satanico, mentre nell’età del positivismo venne considerato un semplice gioco enigmistico. Nel tempo, c’è chi lo ha ritenuto
una preghiera protocristiana, chi lo lega al mistero dei templari chi lo riconduce alla cabala e all’ermetismo.
4 commenti
Grazie molto interessante una verità storica che non avrei mai saputo senza il tuo messaggio
Felice di esserti stata d’aiuto! Continua a seguirci, scoprirai altre cose interessanti!
Mi sento un positivista, uno che guarda il mondo con i piedi per terra. Ma questa frase
magica mi intriga… grazie per la tua nota. Ninni
Grazie a te Ninni per le tue belle parole! Anche noi della redazione siamo rimasti affascinati dal Sator e siamo felici che il nostro articolo sia stato apprezzato!