Sono il simbolo del 13 dicembre, le campane di Santa Lucia, una tradizione che segna a tutti gli effetti l’inizio delle festività natalizie a Siena. Da questo giorno dedicato alla santa siracusana, si iniziava a decorare l’albero, a fare il presepe e si cominciava ad aspettare l’arrivo di Babbo Natale.
La Fiera di Santa Lucia
Si iniziava la giornata con la messa e la benedizione degli occhi, l’acquisto del panino benedetto e poi di corsa in Pian dei Mantellini alla “Fiera di Santa Lucia”. Dal 1852, nella piazza di fronte alla chiesa intitolata alla martire protettrice della vista, veniva organizzata la fiera della ceramica, allestita dai fornacini e dai decoratori di maiolica della zona.
Alla “Fiera di Santa Lucia” era un brulicare di bancarelle con i brigidini, il croccante, lo zucchero filato, il castagnaccio e la polenta dolce delle donne della Chiocciola, ma anche gli addobbi di Natale e tantissime piccole campane di ceramica, ormai diventate oggetto di collezionismo da parte dei senesi. Infatti ogni anno gli artigiani, cambiano la decorazione, facendone delle edizioni limitate.
Le campanine di terracotta
La campanine sono realizzate in terracotta dipinta con i colori delle 17 Contrade di Siena e sono diventate un simbolo di un miracolo di Santa Caterina, la quale fece suonare tutte le campane di Siena per risvegliare nella popolazione il culto verso la santa siciliana che si era un po’ assopito.
Santa Lucia martire
Lucia era una giovane siracusana cristiana della fine del III secolo ed era promessa sposa ad un pagano. Assisteva da tempo la madre malata, ma nessuna cura sembrava giovarle. Allora la ragazza si recò a Catania in pellegrinaggio al sepolcro di Sant’Agata, offrendo alla santa la sua devozione e promettendo di dedicare la propria vita agli altri e donare ai poveri tutti i suoi averi.
La madre guarì e Lucia si spogliò di tutti i suoi beni, lasciò il promesso sposo e si dedicò ai poveri. Il fidanzato non volle accettare la sua decisione e la denunciò come cristiana. Erano allora in vigore le persecuzioni di Diocleziano e la ragazza fu condotta al martirio.
Santa Lucia e la vista
La raffigurazione classica della vergine con i propri occhi in un piattino, invece non è storia, sarebbe invece da ricollegarsi alla devozione popolare, che la invoca protettrice della vista per via dell’etimologia del suo nome Lucia dal latino Lux che vuol dire luce.
La chiesa dedicata alla Santa siracusana, a Siena, si trova nella Contrada della Chiocciola. Ed è proprio di fronte alla chiesa che è nata la fiera. Prima alcune bancarelle, poi altre, poi sempre di più, adesso occupano tutto il Pian dei Mantellini.
Alla Fiera si comprano le campanine per regalare ai bambini che poi le appenderanno all’albero di Natale. Sono col tempo diventate un oggetto scaramantico e si dice tengano lontane le malattie invernali.
La Fiera di Santa Lucia 2020 non ci sarà
Il 13 dicembre 2020 non ci sarà la fiera, a causa della pandemia da Covid 19. Sarà un giorno qualunque Santa Lucia, che ognuno festeggerà nelle proprie case. Se non ci sono recrudescenze portate dal virus, si svolgeranno le funzioni religiose, ma sicuramente non ci saranno i panini benedetti all’entrata della chiesa. Non ci sarà la festa, ma ci auguriamo comunque che ogni bambino di Siena possa avere anche quest’anno la propria campanina da appendere all’albero di Natale. Per rispettare la tradizione, ma anche per dare un piccolo aiuto agli artigiani della città.
Prenotate la vostra campanina presso gli artigiani della città, quest’anno è un gesto di solidarietà per tutto l’artigianato.