San Quirico è uno dei comuni gioiello della Val D’Orcia, dichiarato dall’Unesco, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, che ha mantenuto l’atmosfera dell’antico borgo Medievale e sorge nel suggestivo scenario delle colline senesi, lungo la via Francigena.
Porta dei Cappuccini
Cinta da antiche mura quattrocentesche, in discreto stato di conservazione, nonostante la distruzione di alcune parti, restano da vedere una dozzina tra torri e torrette di guardia, inglobate in edifici più recenti. Delle porte della cinta muraria invece è giunta fino a noi solo la Porta dei Cappuccini con la struttura a 6 lati.
Santa Maria ad Hortos
In una visita dell’antico borgo, troviamo poi la Chiesa di Santa Maria Assunta, detta anche Santa Maria ad Hortos, perché originariamente era circondata da orti e campi coltivati, che risale all’XI secolo e sorge anch’essa, lungo la Via Francigena. E’ un edificio ad una sola navata con una piccola abside e una copertura in legno a capriate.
Di fronte alla Chiesa di Santa Maria, c’è l’Ospedale della Scala, costruito nel XIII secolo e come dipendenza dell’Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, serviva da magazzino agricolo e da ospizio per i pellegrini che percorrevano la via Francigena.
La Collegiata
Proseguendo, scopriamo un gioiello dell’architettura romanica, la Collegiata dei santi Quirico e Giulitta, risale all’XI secolo ed è una delle costruzioni più antiche del borgo. Ha una bellissima facciata in arenaria e travertino con un rosone ed uno splendido portale. Composta da un’unica navata, soffitto a capriate, ha al suo interno l’altare maggiore con un magnifico coro decorato con tarsie di legno di grandissimo valore. Infatti, inizialmente furono realizzate per il Duomo di Siena e successivamente acquistate dai Chigi per donarle alla Collegiata.
Horti Leonini
A San Quirico, perfetto gioiello della Val d’Orcia, troviamo anche un magnifico giardino rinascimentale all’italiana, che costruito verso la fine del ‘500 da Diomede Leonini, ha mantenuto fino ad oggi il suo impianto originale. E’ detto Horti Leonini, ed è realizzato con aiuole geometriche delimitate da siepi di bosso, tra le quali troneggia la statua di Cosimo III de’ Medici. Praticamente una passeggiata in pieno Rinascimento.
La Chiesa della Madonna
Sulla piazza principale, sorge la Chiesa di San Francesco, su un antico convento francescano, da cui ha preso il nome, ma è conosciuta anche come Chiesa della Madonna. Dal 1870 infatti conserva al suo interno la cinquecentesca Madonna Annunciata di Andrea della Robbia, che prima di quella data era conservata nella cappella di Vitaleta, una delle icone della Val d’Orcia.
Un’altra icona dell’area, è il boschetto di cipressi che appare in tutte le cartoline e domina la Via Cassia in località “I Triboli” e che è ormai una attrazione turistica.
La cappella di Vitaleta
La cappella tardo rinascimentale, lungo la strada bianca che collega San Quirico d’Orcia con Pienza è probabilmente il sito più fotografato della Val D’Orcia, con la facciata rivestita in pietra e il campanile a vela.
Bagno Vignoni
A quattro chilometri dal borgo di San Quirico d’Orcia, c’è Bagno Vignoni, con la grande vasca medievale di acque termali le cui proprietà benefiche erano conosciute già ai tempi degli Etruschi. Fu frequentata poi da personaggi illustri come Santa Caterina da Siena e Lorenzo il Magnifico.
Nei pressi di Bagno Vignoni, c’è il Parco dei Mulini, dove sorgono le rovine di 4 mulini ipogei che hanno in passato macinato il grano della Val d’Orcia, alimentati dall’acqua termale.