La grancia di Cuna si trova lungo la Strada Statale Cassia, poche centinaia di metri prima di entrare a Monteroni D’Arbia.
Cos’è una grancia?
Il termine grancia o grangia, indicava originariamente un edificio destinato alla conservazione del grano e delle sementi. In seguito assunse quello di azienda agricola per lo più di proprietà monastica. Spesso le strutture erano fortificate.
La sua storia
La grancia di Cuna è uno degli esempi meglio conservati di fattoria medievale fortificata. Sorge dove nel XII secolo esisteva uno Spedale che accoglieva pellegrini e mercanti che transitavano lungo la via Francigena. L’edificio apparteneva all’Abbazia di Torri. Nel XIII secolo l’intera area divenne proprietà di Siena e il podere posto sul ‘poggiarello di Cuna e Castelluccio’ fu donato all’Ospedale di Santa Maria della Scala, una delle istituzioni più potenti del tempo. Si può ancora notare il simbolo della scala in pietra bianca sul portale d’ingresso.
Fu così deciso l’ampliamento dell’edificio esistente, si iniziò la costruzione di un nuovo granaio e si decise di restaurare la chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, che oggi si trova appena fuori dalla cinta muraria.
Il XIV secolo fu un periodo di grande instabilità politica, così per salvaguardare le scorte di grano dalle razzie, si pensò di fortificare il granaio. Questa nuova struttura divenne modello architettonico per i molti granai fortificati costruiti successivamente. Da qui il nome di grancia.
L’architettura
La Grancia di Cuna è un grande blocco quadrato con muro a scarpa e sul lato sud due torri difensive. Dall’ingresso principale, si accede in un cortile a elle e da questo si accede ai locali interni grazie ad una rampa, coperta nel primo tratto da volte a crociera. La rampa consente la salita egevole anche a bestie da soma fino ai piani superiori. Questa è la vera e propria Grancia fortificata, circondata dalla prima cinta muraria del XIV secolo. Qui si notano ancora parte del camminamento di ronda, con il ballatoio e le feritoie.
Una seconda cinta muraria avvolge la fattoria e il villaggio sorto attorno. Di questa cerchia resta ancora intatta la porta principale. Nel 1554, durante l’ultima guerra di Siena, la Grancia fu saccheggiata dall’esercito austro-ispanico ed in seguito, fu aggiunto un tetto alla fattoria e alle torri, sopra alla merlatura esistente che quindi oggi non è più visibile. Nel XVII secolo fu aggiunta una casa padronale, situata tra le due cinte murarie.
Un secondo anello circonda la fattoria e il villaggio sorto attorno ad essa. Di questa cerchia permane ancora integra la porta principale. Cuna fu saccheggiata solo nel 1554, durante l’ultima guerra di Siena, dalle truppe Austro Ispaniche. Duarnte la seconda metà del XVI° secolo fu aggiunto un tetto alla fattoria e alle torri che ha coperto la preesistente merlatura. La casa padronale, fra le due cerchie murarie, è del XVII° secolo.
Note
Attualmente l’intero complesso è in fase di restauro e parzialmente ricoperto dalle impalcature. Sono impossibili le visite al suo interno.